Il vuoto performance
È un monologo visivo e musicale per un performer in scena, una voce narrante e un musicista.
Il suono, l’immagine e la parola raccontano la diversità e l’affinità del concetto di vuoto tra occidente e oriente.
Estrapolazioni di brani antichi e moderni scorrono insieme ad un testo narrato dalla voce femminile fuori campo e ai brani originali eseguiti in scena. Scritture ancestrali e autori contemporanei (da Eraclito a Lao-Tze, da De Lillo a Gao Xingjian) creano un’eco collettiva del concetto di vuoto.
Le immagini (proiezioni digitali d’inchiostri di china e macro dettagli del corpo della performer), le note del pianoforte sincopate sulla la voce narrante, i gesti lenti e posati in dialogo con le proiezioni mirano ad evocare l’indissolubile legame tra sensi e intelletto.
Performance realizzata nel luglio 2008 a ZOOART, Cuneo
Regia, testi, scenografia Emanuela Genesio
Performer Maya (Stefania Rota)
Musiche originali Massimiliano Amatruda
Fotografia di scena Danilo Manassero