Angela Scullica’s Interview (Ili Editore)
In the upward video the journalist Angela Scullica interviews Emanuela Genesio about her book Il respiro di mente e corpo. Arte, discipline orientali, creatività.
Gabriele Bertotti’s Interview
Which is the relation between visual art and yoga? How does yoga and art workshops work?
In the downward video Emanuela describes the principal direction of her researches, underlying the importance of creativity as a fil rouge linking yoga and Qigong with Arts.
Cristina Zanotto: Può raccontarci qualcosa di più? Come ha incontrato l’arte e come è iniziato il suo percorso in questo ambiente?
Emanuela Genesio: Non credo ci sia stata un’epifania nel mio rapporto con l’arte. Se non suonasse presuntuoso direi che c’è sempre stata. Dai miei genitori ho ricevuto la sensibilità verso le cose fatte con gusto, estro e onestà. E quando ho cominciato a pensare al mestiere da fare “da grande”, mi è apparsa chiara la necessità di muovermi nel campo della ricerca estetica. Il come e gli esiti hanno assunto varie forme: quella dell’ambito accademico con l’insegnamento, della pratica pittorico-performativo-installativa con mostre ed eventi, del workshop interdisciplinare restituito attraverso testi scritti o progetti pubblici.
CR: Si ricorda com’è avvenuto il primo incontro, invece, con la disciplina dello yoga e come si è innestata (se fosse) con la ricerca performativa?
EG: Ho incontrato lo yoga come conseguenza. Conseguenza delle ricerche sul pensiero orientale, cinese in particolare, che non ho mai distinto da una pratica artistica. Ho vissuto molti anni a Parigi, dove ho cominciato a praticare il Qi Gong e il Tai Chi e la pittura tradizionale a inchiostro di china (si veda sezione Pitture Zen del sito). Mi ha sempre interessato scoprire l’origine delle cose e cercare radici comuni a pensieri diversi l’uno dall’altro. Sono perciò sbarcata allo yoga dopo aver frequentato l’oriente per vie teoriche e pratiche, riconoscendo in quella disciplina molti degli strumenti che stavo usando. L’indivisibile unità di mente e corpo cantata anticamente dai pensieri che oggi chiamiamo yogici è ciò che mi questiona con più assiduità.