Da anni impegnata nell’insegnamento universitario dell’arte moderna e contemporanea, Emanuela Genesio si occupa e pratica l’interdisciplinarità dei linguaggi contemporanei attraverso la teoria e la pratica dell’arte visiva. Insegnante certificata Yoga RYT 500 e parte del corpo docente di diverse scuole di formazione Yoga Alliance, propone metodi sperimentali per la pratica delle discipline orientali (Yoga e Qi Gong) attraverso l’ASD Andando per stare.
Dall’inizio degli studi, si dedica all’incontro tra l’immagine e il segno nella tesi di Laurea in Letteratura Italiana all’Università di Lettere e Filosofia a Torino, in quelle per il master e Dottorato presso l’Université Paris8 in Estetica, Scienze e Tecnologia delle Arti, cominciando fin da giovane ad insegnare come assistente presso la prima istituzione e docente a contratto nella seconda. Nell’incontro con lo Ied, trova in Italia l’approccio aperto alla relazione tra teoria e pratica che ben identifica il suo percorso personale e comincia ad insegnare la Storia dell’arte contemporanea, la Comunicazione visiva e la Fenomenologia delle arti contemporanee nelle varie scuole, dedicando particolare attenzione al rapporto tra arti e design, creatività e progettazione.
A fianco all’attività di docenza, Emanuela Genesio organizza e cura eventi per giovani artisti tra cui Vistaesuono, arte e design e Kidney Wellness, copertine d’autore (in collaborazione con diverse istituzioni e accademie (tra cui l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino). Scrive per riviste e magazine, e ha pubblicato diversi testi e saggi (si veda la pagina Pubblicazioni) aventi per tema la storia dell’arte (collana Gribaudo sui grandi pittori; per Bolaffi sulla grafica degli artisti moderni), il rapporto tra segno e scrittura (Les mots écrits per le PUV, il saggio sul Catalogo generale di Nella Marchesini sul ruolo della scrittura nella creazione della pittrice) e sull’arte come esperienza estetica (il saggio La bellezza come esperienza estetica o il volume Il respiro di mente e corpo. Arte, discipline orientali, creatività).
Negli ultimi anni, la relazione tra arte visiva e pratiche orientali (soprattutto Yoga e Qigong) diventa un campo di azione per la pratica artistica dapprima sviluppata con l’inchiostro di china alla maniera cinese e poi attraverso installazioni e performance in cui la scrittura svolge il ruolo di catalizzare l’energia tra chi crea e chi osserva. Quest’ultima direzione, le consente di collaborare con altri artisti (Il Vuoto con la videomaker Stefania Rota e il jazzista Massimiliano Amatruda), l’installazione pittorico-fotografica 1502 con l’architetto e designer Danilo Manassero, e di produrre azioni che uniscono pratiche yogiche e visive (IC2__Chance&Choice per Torino Spiritualità e i numerosi seminari in Festival e Studio Yoga).
Rappresentata in Francia dalla Galleria parigina Toutes Latitudes e selezionata per diversi concorsi di arti a stampa in Italia, si dedica con coerenza alla produzione di eventi in cui la natura e il caso diventano ingredienti capitali per l’esperienza estetica tra contemplazione e ascolto del sé (l’opera Sign in realizzata per Land Art Campi Flegrei). L’incontro con il pubblico, sviluppato dal carattere relazionale di queste installazioni-performance è il fulcro di una ricerca che indaga i rapporti tra creazione e fruizione, forma e spontaneità. La direzione del Festival Andando per stare. Arti contemporanee e pratiche contemplative a Bagnacavallo (RA) è uno degli esiti più significativi del suo costante lavoro tra teoria e pratica, critica e azione.
Insegna a Torino e Parigi, viaggia per tenere i workshop tra arti visive e pratiche orientali in tutta Italia, ma vive nelle Langhe, più che può a contatto con la natura.