sign in installazione performance
Sign in è uno scambio, un passaggio di energia in un tempo e in un luogo specifico, una condivisione del presente nella sua identità mista di caso e scelta.
Il millenario Libro dei mutamenti, l’I Ching è l’essenza di questo concetto aperto di presente.
Emanuela Genesio fa uso di quel testo come punto di partenza del suo lavoro poiché le consente di armonizzare approccio teorico ed esperienza, astrazione e materia, testimonianza e oracolo, logica e sentimento senza alcuna polarizzazione. L’identità tra scrittura e immagine insita nella cultura orientale è un modo per celebrare il segno come gesto primitivo carico di valenza estetica, un modo per far dialogare cultura e natura.
Nell’I Ching, otto segni-matrici (Cielo, Terra, Tuono, Acqua, Monte, Vento, Fuoco, Lago) si accoppiano generando 64 esagrammi, indici dei diversi stati delle cose dell’universo e del loro divenire nel tempo e nello spazio. La loro minimale bellezza – linee piene e vuote che disegnano variazioni ritmiche – appare folgorante se raccolta in un unico quadro: un ritmo che s’indovina determinato da un ordine mosso da possibilità combinatorie.
Con Sign in ci si approssima alla sincronicità (la non causalità, lo stemperarsi del dualismo tra passato e futuro, scelta e caso), includendo l’osservatore nell’evento.
Sign in è una performance svolta in natura, in cui il segno effimero che l’artista traccia su di essa sottolinea la necessità di starci dentro, di essere natura.
La pratica artistica è in questa azione pienamente assunta come pratica sociale, come “andare verso”, stare consapevolmente nell’interrelazione di ogni elemento all’interno di un sistema. Sign in è un registrarsi a vicenda: fare tesoro di quelle dinamiche che si producono nell’incontro di uomini tra uomini e di uomo e natura. Per scoprire, forse, che l’identità non è nulla senza la relazione.
Performance realizzata l’11 ottobre 2014, per l’evento Land Art Campi Flegrei.
video e fotografie di Emanuela Genesio