Fondo Angelo e Jolanda Dragone per l’Arte contemporanea in Piemonte
Il Fondo Angelo e Jolanda Dragone, archiviato presso l’Archivio di Stato in via Piave a Torino, è il risultato di una vita dedicata all’arte e alla cultura piemontese e costituisce uno dei più importanti archivi privati di arte moderna e contemporanea, non solo piemontese ma anche italiana, dell’800 e ‘900.
Esso è pervenuto alla Fondazione in seguito a due donazioni, rispettivamente nel 1996 e 2006. Con la donazione del 1996 i coniugi Dragone cedettero una porzione della loro biblioteca d’arte, costituita da 13.403 volumi schedati in 8.511 schede riportate su supporto sia informatico sia cartaceo. Con la seconda donazione del 2006 la parte rimanente del Fondo, che si componeva di 30.000 volumi circa, oltre all’archivio fotografico e documentario, divenne proprietà della Fondazione, che lo fece totalmente inventariare fra il 2005 e l’inizio del 2006. La catalogazione informatica ha riguardato 43.897 pubblicazioni e 3.035 schede di descrizione dei faldoni che raccolgono il materiale documentario, oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Torino.
Il Fondo costituisce un unicum comprendente libri, documenti e materiale fotografico, concernente in particolare le opere di artisti quali Delleani, Fontanesi e Casorati. Al suo interno si trovano i materiali preparatori dei volumi e delle mostre realizzate da Angelo Dragone, i documenti utilizzati per la stesura di articoli e le raccolte di quelli pubblicati, le schede e le fotografie dei dipinti esaminati nel corso dell’attività di perito e di autenticatore di dipinti, i carteggi con diverse personalità di rilievo della cultura nazionale ed internazionale, nonché le agende ed i taccuini che documentano il suo lavoro di giornalista e critico.
Per informazioni sul Fondo si veda il sito della Fondazione 1563, Archivio Storico della Compagnia di San Paolo.
Mostra “Dragone e Torino: cinquant’anni di arte e vita”
La mostra offre al pubblico una selezione di alcuni tra i documenti del Fondo, con una scelta – operata dal figlio Piergiorgio Dragone, coadiuvato da Emanuela Genesio – che mette in evidenza il ruolo di Jolanda e Angelo Dragone quali primari artefici e testimoni della vita artistica torinese e il loro forte legame con la città.
Per la presentazione della mostra si veda la pagina Pubblicazioni di questo sito.