La rivoluzione delle piccole cose. Scorcio nella Torino dei pittori 1920-40
Il ventennio ’20-40 non è in arte, come altrove, un periodo di rivoluzione gridata. È un momento in cui la novità della creazione passa per l’illuminazione delle piccole cose, quotidiane, famigliari, in apparenza innocue. Nella pittura torinese degli anni dal ’20 al ’40, alcuni artisti scelgono temi famigliari e toni intimi, un “atteggiamento morale e intellettuale” (Levi) che trasforma oggetti inanimati e volti di amici ritratti in una “testimonianza etica” (Persico). Cino Bozzetti, Felice Casorati, Gigi Chessa, Federico Chiara, Giulio Da Milano, Nicola Galante, Albino Galvano, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci e Luigi Spazzapan, e quattro donne: Nella Marchesini, Jessie Boswell, Daphne Maugham, Marisa Mori sono gli artisti scelti per questa mostra negli spazi espositivi di Casa Toesca a Rivarolo Canavese. Si tratta di un percorso raccolto, una passeggiata estetica accompagnata dalle parole di Italo Calvino e Virginia Woolf, cantori della modernità europea.
MOSTRA A CURA DI EMANUELA GENESIO
