“A mezzogiorno l’Europa ci sparì dagli occhi, non potei trattenere le lacrime”: è l’inizio di un viaggio che portò Ettore e Federico Craveri a percorrere per mari e per terra varie regioni delle Americhe del XIX secolo. Quel viaggio è diventato un progetto editoriale, un libro che la fotografa Francesca Marengo ha composto dopo lo studio dei documenti conservati presso l’archivio del Museo Civico Craveri di Storia Naturale a Bra.
Per una sera, il libro Orizontedi Francesca Marengosi è trasformato in evento interdisciplinare, in cui immagine e suono si sono amalgamati alla lettura di stralci dai taccuini di viaggio dei fratelli Craveri. Un incontro fortunato, in cui l’eleganza e l’intensità poetica delle fotografie di Francesca hanno dialogato con il carattere desueto, a tratti lirico a tratti ironico, che definisce la scrittura ottocentesca dei due esploratori.
Il viaggio, lo stupore del diverso, la nostalgia di una terra da poter chiamare casa sono i temi che Emanuela Genesio ha proposto nel raccontare il testo, insieme al direttore del Museo Rino Brancato e altri ospiti della serata.
Il nucleo dell’incontro si è sviluppato sul rapporto tra le arti, in particolare la fotografia e la musica. Grazie alla colonna sonora di Matteo Nisticò si è riflettuto sulla complessità di come far nascere suoni su narrazione e immagini date; mentre Emanuela Genesio ha sollecitato l’attenzione sul ruolo stilistico del micro-mosso e del dettaglio nelle arti visive del Novecento, entrambe caratteristiche del lavoro di Francesca Marengo.
Il resto della serata è avvenuto dentro il Museo. Il pubblico ha letteralmente attraversato un gate per accedere al viaggio, scostando il separé stampato con l’immagine ingrandita della copertina del libro tra il giardino e le sale interne. Emanuela e Francesca hanno accompagnato alla visita delle sale del museo con proiezioni a soffitto e tra le vetrine cariche di reperti naturalistici, sulle scale per le bacheche con le lastre antiche ritrovate nell’archivio Craveri, fino al piano superiore, dove un allestimento aereo ospitava le fotografie della collezione ornitologica pubblicate nel testo. Già da piano terra, la colonna sonora di Nisticò invitava a salire a quest’ultima sala, arredata con espositori d’epoca che ospitano esemplari ornitologici imbalsamati. I giochi d’ombra, le note dilatate della musica elettronica, insieme all’eco delle parole dai taccuini lette da Enrico Brancato, hanno orchestrano questo viaggio nel tempo e nello spazio durato un giorno.
Evento realizzato il 21 ottobre 2019 al Museo Craveri di Bra, sostenuto dall’Associazione Amici dei Musei durante la manifestazione Cheese.
Orizonte, cura evento
28/09/2019 emanuela commento libro, curatela, fotografia, installazione MOSTRE INSTALLAZIONI, PORTFOLIO
Orizonte
“A mezzogiorno l’Europa ci sparì dagli occhi, non potei trattenere le lacrime”: è l’inizio di un viaggio che portò Ettore e Federico Craveri a percorrere per mari e per terra varie regioni delle Americhe del XIX secolo. Quel viaggio è diventato un progetto editoriale, un libro che la fotografa Francesca Marengo ha composto dopo lo studio dei documenti conservati presso l’archivio del Museo Civico Craveri di Storia Naturale a Bra.
Per una sera, il libro Orizontedi Francesca Marengosi è trasformato in evento interdisciplinare, in cui immagine e suono si sono amalgamati alla lettura di stralci dai taccuini di viaggio dei fratelli Craveri. Un incontro fortunato, in cui l’eleganza e l’intensità poetica delle fotografie di Francesca hanno dialogato con il carattere desueto, a tratti lirico a tratti ironico, che definisce la scrittura ottocentesca dei due esploratori.
Il viaggio, lo stupore del diverso, la nostalgia di una terra da poter chiamare casa sono i temi che Emanuela Genesio ha proposto nel raccontare il testo, insieme al direttore del Museo Rino Brancato e altri ospiti della serata.
Il nucleo dell’incontro si è sviluppato sul rapporto tra le arti, in particolare la fotografia e la musica. Grazie alla colonna sonora di Matteo Nisticò si è riflettuto sulla complessità di come far nascere suoni su narrazione e immagini date; mentre Emanuela Genesio ha sollecitato l’attenzione sul ruolo stilistico del micro-mosso e del dettaglio nelle arti visive del Novecento, entrambe caratteristiche del lavoro di Francesca Marengo.
Il resto della serata è avvenuto dentro il Museo. Il pubblico ha letteralmente attraversato un gate per accedere al viaggio, scostando il separé stampato con l’immagine ingrandita della copertina del libro tra il giardino e le sale interne. Emanuela e Francesca hanno accompagnato alla visita delle sale del museo con proiezioni a soffitto e tra le vetrine cariche di reperti naturalistici, sulle scale per le bacheche con le lastre antiche ritrovate nell’archivio Craveri, fino al piano superiore, dove un allestimento aereo ospitava le fotografie della collezione ornitologica pubblicate nel testo.
Già da piano terra, la colonna sonora di Nisticò invitava a salire a quest’ultima sala, arredata con espositori d’epoca che ospitano esemplari ornitologici imbalsamati. I giochi d’ombra, le note dilatate della musica elettronica, insieme all’eco delle parole dai taccuini lette da Enrico Brancato, hanno orchestrano questo viaggio nel tempo e nello spazio durato un giorno.
Evento realizzato il 21 ottobre 2019 al Museo Craveri di Bra, sostenuto dall’Associazione Amici dei Musei durante la manifestazione Cheese.
Fotografie di Francesca Bassetti
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